Come fare una dichiarazione dei redditi online

MiniGuida definitiva per inviare il 730 precompilato in modo semplice, sicuro e senza errori

Fare la dichiarazione dei redditi online sembra una sfida complicata, ma con le giuste istruzioni diventa un’operazione precisa e veloce. L’Agenzia delle Entrate ha digitalizzato tutto il processo, permettendoti di fare da solo ciò che prima richiedeva commercialisti o CAF. Basta avere SPID, connessione internet e sapere dove cliccare.

Se stai leggendo questa guida, è perché vuoi risparmiare tempo, soldi e mal di testa. Qui trovi tutti i passaggi per accedere, verificare, correggere e inviare la dichiarazione in autonomia. È pensata per chi ha zero esperienza ma vuole fare tutto con sicurezza.

La guida è divisa in 8 capitoli più un disclaimer legale. Ogni sezione ti spiega un passaggio specifico, con esempi concreti e punti sintetici per non dimenticare nulla. Leggila una volta sola e avrai chiaro tutto il percorso, dall’inizio all’invio.

In questa guida imparerai:

  • Come accedere alla tua area personale dell’Agenzia Entrate
  • Quale modello fiscale scegliere tra 730 e Redditi
  • Cosa controllare nei dati precompilati
  • Come correggere o integrare spese mancanti
  • Cosa scaricare, conservare e stampare dopo l’invio

Indice

1. A chi è destinato il 730 precompilato

Il 730 precompilato è uno strumento pensato per chi ha una situazione reddituale semplice e vuole fare tutto in autonomia. È destinato soprattutto a lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori occasionali che hanno un sostituto d’imposta.

Se hai ricevuto una Certificazione Unica (CU) nel corso dell’anno, quasi certamente puoi usare il 730 precompilato. È il modello più facile da gestire, perché i conguagli IRPEF vengono effettuati direttamente dal datore di lavoro o dall’INPS.

Chi ha redditi da attività professionale, partita IVA o partecipazioni societarie non può usare il 730 e deve invece ricorrere al modello Redditi PF. Il sito dell’Agenzia ti mostra comunque quale modello è disponibile per te.

Chi può usare il 730 precompilato:

  • Dipendenti con contratto a tempo determinato o indeterminato
  • Pensionati con reddito INPS
  • Collaboratori con CU
  • Proprietari di immobili in affitto

2. Quando e dove accedere al servizio

Ogni anno l’Agenzia delle Entrate apre l’accesso al 730 precompilato a partire dal 30 aprile. Da quella data puoi vedere il tuo modello già compilato con i dati raccolti da enti pubblici, medici, banche e datori di lavoro. Dal 15 maggio inizia la fase di modifica e invio.

Hai tempo fino al 30 settembre per inviare il modello 730. Se invece usi il modello Redditi, la scadenza è al 15 ottobre. Rispettare queste date è fondamentale per non incorrere in sanzioni o interessi di mora.

Tutto si fa sul sito ufficiale www.agenziaentrate.gov.it. Non serve alcun software: ti basta un browser aggiornato e un’identità digitale per entrare nella tua area personale e gestire la dichiarazione.

Date da ricordare:

  • 30 aprile → apertura visione modello
  • 15 maggio → apertura modifica e invio
  • 30 settembre → scadenza invio 730
  • 15 ottobre → scadenza invio modello Redditi

3. Come accedere: SPID, CIE o CNS

Per entrare nel portale precompilato hai bisogno di un’identità digitale. Le modalità principali sono SPID, CIE e CNS. La più diffusa è lo SPID, che puoi attivare gratuitamente da fornitori come Poste, Aruba o Namirial.

La CIE è la Carta d’Identità Elettronica: funziona tramite lettore NFC o app mobile. È utile ma richiede un po’ più di configurazione iniziale. La CNS è meno usata e richiede un lettore smart card.

Una volta entrato con uno di questi metodi, sarai nella tua area personale. Da lì puoi accedere alla sezione “Dichiarazione precompilata” e iniziare il processo.

Modalità di accesso valide:

  • SPID (livello 2)
  • CIE (tramite lettore o app)
  • CNS (tessera sanitaria con PIN)

4. Scegliere tra 730 e modello Redditi

Il sito dell’Agenzia ti mostra automaticamente quale modello è disponibile. Se hai un sostituto d’imposta, il 730 è la scelta più semplice. Se invece hai una partita IVA o redditi complessi, comparirà solo il modello Redditi.

Il 730 è vantaggioso perché consente di ricevere rimborsi o pagare le tasse direttamente tramite la busta paga o la pensione. È anche il modello con meno margini di errore e senza necessità di calcoli complessi.

Il modello Redditi va scelto solo se obbligato, perché richiede una maggiore conoscenza fiscale e la gestione autonoma dei pagamenti con F24.

Quando usare il 730:

  • Hai un solo datore di lavoro o sei pensionato
  • Vuoi rimborso IRPEF in busta paga
  • Hai solo redditi da lavoro o fabbricati

5. Guida completa alla compilazione online

Una volta effettuato l’accesso, troverai il modello precompilato già visibile. È diviso in sezioni: dati anagrafici, redditi, familiari a carico, spese detraibili. Puoi accettarlo così com’è oppure modificarlo, in parte o completamente.

Controlla ogni sezione con attenzione. Molti dati sono corretti, ma altri possono essere incompleti o mancanti. Ad esempio, spese mediche non comunicate, affitto non registrato, o spese per sport figli minori.

Alla fine della revisione, clicca su “conferma e invia”. Riceverai una ricevuta di invio in formato PDF, e una copia del modello sarà salvata nel tuo cassetto fiscale.

Passaggi da seguire:

  1. Verifica i dati anagrafici
  2. Controlla i redditi dichiarati
  3. Aggiungi spese mancanti o deduzioni
  4. Conferma e invia il modello

6. Spese, detrazioni e deduzioni da controllare

Il sistema precompila molte spese, ma non tutte. È tua responsabilità integrare ciò che manca, perché un errore può significare perdita di rimborsi o, peggio, sanzioni. Controlla con attenzione tutto ciò che può portare vantaggi fiscali.

Tra le spese più comuni ci sono quelle mediche, le spese scolastiche, gli interessi sul mutuo, i bonus affitto e le ristrutturazioni. Anche i premi assicurativi vita/infortuni e le erogazioni liberali sono deducibili.

Non fidarti ciecamente: il fatto che una voce non sia precompilata non significa che non puoi inserirla.

Controlla queste spese:

  • Ticket sanitari, visite mediche, farmaci
  • Rette scolastiche e universitarie
  • Bonus affitto, sport figli minori
  • Spese per mutuo, ristrutturazioni, assicurazioni

7. Invio finale, ricevute e conservazione

Dopo aver inviato il 730, riceverai una ricevuta ufficiale in formato PDF. Salvala subito sul tuo computer o in cloud. È la prova che hai adempiuto correttamente agli obblighi fiscali per l’anno in corso.

Oltre alla ricevuta, puoi scaricare anche un riepilogo delle imposte a credito o debito, e la copia dell’intera dichiarazione. È consigliato conservarli per almeno 5 anni, in caso di controlli futuri da parte dell’Agenzia.

Non serve stampare nulla, ma avere tutto organizzato ti fa risparmiare tempo se ti viene chiesto un controllo o devi fare modifiche future.

Documenti da conservare:

  • Ricevuta PDF dell’invio
  • Modello completo scaricato
  • F24 (se previsto pagamento)
  • Scontrini, ricevute e CU

8. Errori comuni e come evitarli

Gli errori più frequenti riguardano la scelta del modello sbagliato, la mancata verifica delle spese, e l’invio tardivo. Spesso si dà per scontato che il precompilato sia perfetto, ma non lo è.

Molti contribuenti dimenticano di aggiungere spese per le quali hanno diritto a detrazione, oppure inviano senza verificare che tutti i redditi siano corretti. Anche una dimenticanza banale può costare centinaia di euro in rimborsi non ricevuti.

E infine, la scadenza: ogni anno migliaia di persone si riducono all’ultimo minuto, rischiando errori sotto pressione o mancato invio.

Evita questi errori:

  • Usare il modello sbagliato
  • Non controllare i dati precompilati
  • Dimenticare spese detraibili
  • Inviare oltre la scadenza

Disclaimer

Questa MiniGuida ha scopo puramente informativo e non sostituisce la consulenza di un professionista fiscale. Ogni situazione personale può presentare variabili che vanno valutate con un esperto abilitato.

Buona Navigazione con le MiniGuide di Internet!

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