Scopri come funziona il prestito tra privati in modo legale e sicuro. MiniGuida con esempi pratici, scrittura privata e consigli per evitare rischi fiscali
Il prestito tra privati (prestito tra persone fisiche) è una soluzione sempre più usata da chi non vuole (o non può) rivolgersi a banche o finanziarie. Ma è fondamentale farlo nel modo corretto, tracciabile e legale, per evitare rischi fiscali o dispute. Questa MiniGuida ti spiega come funziona davvero, cosa serve, come farlo in sicurezza e quali sono gli errori da evitare.
Indice
- 1. Cos’è il prestito tra privati (e cosa non è)
- 2. Quando ha senso usare un prestito tra privati
- 3. Differenza tra prestito informale e con contratto scritto
- 4. Come prestare soldi in modo tracciabile e sicuro
- 5. Prestiti con interessi: limiti legali e rischio usura
- 6. Scrittura privata: come si fa e cosa deve contenere
- 7. Aspetti fiscali: dichiarazioni, controlli e sanzioni
- 8. Alternative online: piattaforme peer-to-peer regolamentate
1. Cos’è il prestito tra privati (e cosa non è)
Il prestito tra privati è un accordo in cui una persona presta denaro a un’altra senza l’intermediazione di una banca o finanziaria. È perfettamente legale, purché avvenga in modo tracciabile e dichiarato. Non è una “donazione”, né una formula per evitare tasse: è un contratto vero e proprio, anche se tra amici o parenti.
- Si può fare anche tra persone non legate da rapporti familiari.
- Deve essere tracciabile: bonifico, assegno, ecc.
- È valido anche senza interessi (prestito fruttifero o infruttifero).
- È importante formalizzarlo con una scrittura privata.
2. Quando ha senso usare un prestito tra privati
È utile in situazioni di fiducia reciproca, o quando non si ha accesso al credito tradizionale. Oppure quando si vuole evitare burocrazia, costi bancari o tempi lunghi. È usato spesso tra genitori e figli, tra amici, o anche tra sconosciuti tramite piattaforme online regolamentate.
- Per aiutare un parente o un amico in difficoltà.
- Per acquistare un’auto, pagare spese impreviste, avviare un’attività.
- Quando la banca rifiuta il prestito o impone condizioni svantaggiose.
- Deve sempre essere fatto con chiarezza, per evitare litigi futuri.
3. Differenza tra prestito informale e con contratto scritto
Un prestito può essere informale, cioè fatto a voce, oppure formale, con un contratto scritto. Quello informale è rischioso: in caso di problemi, non c’è nulla da esibire in sede legale. La scrittura privata tutela entrambe le parti, stabilendo regole precise.
- Il prestito “a voce” non è consigliato: nessuna prova legale.
- Il contratto scritto serve a definire importi, scadenze e interessi.
- È valido anche se non registrato dal notaio.
- In caso di contenzioso, è l’unico strumento a tutela del creditore.
4. Come prestare soldi in modo tracciabile e sicuro
I pagamenti devono sempre essere tracciabili: il contante va evitato. I metodi migliori sono bonifici bancari con causale chiara, assegni non trasferibili, oppure versamenti via app di pagamento. Tutto ciò serve anche per motivi fiscali.
- Usa sempre bonifici o metodi digitali con tracciamento.
- Nella causale scrivi: “prestito infruttifero tra privati” o simile.
- Evita contante o PayPal (non è sempre accettato legalmente).
- Conserva tutte le ricevute e le comunicazioni scritte.
5. Prestiti con interessi: limiti legali e rischio usura
Se il prestito prevede interessi, questi devono essere entro i limiti stabiliti dalla legge. Superare il tasso massimo (tasso soglia) espone il prestatore al rischio di essere accusato di usura, reato penale. È importante calcolare tutto correttamente.
- Controlla il “tasso soglia” trimestrale sul sito Banca d’Italia.
- Evita di scrivere “a piacere” o “accordi futuri”.
- Gli interessi vanno riportati in contratto e giustificati nel bonifico.
- In caso di superamento del limite → contratto nullo + rischio legale.

6. Scrittura privata: come si fa e cosa deve contenere
La scrittura privata è un contratto firmato da entrambe le parti. Deve contenere dati anagrafici, importo, data di erogazione, modalità di restituzione e, se presenti, interessi. Non serve un notaio, ma è importante che sia firmata in due copie.
- Specifica: nomi, importo, causale, scadenza, interessi (se previsti).
- Puoi usare un modello Word personalizzato.
- Può essere firmata a mano o con firma digitale.
- Conservane una copia ciascuno, con allegata ricevuta del bonifico.
7. Aspetti fiscali: dichiarazioni, controlli e sanzioni
Il prestito tra privati non va dichiarato come reddito se è infruttifero. Ma va comunque tracciato, per evitare che venga interpretato come donazione o evasione. Se ha interessi, chi presta deve dichiararli come redditi da capitale.
- Nessuna tassa se senza interessi.
- Con interessi: vanno dichiarati nel quadro RL del 730.
- Se il Fisco chiede spiegazioni → serve contratto + ricevute.
- I controlli incrociati su movimenti bancari sono sempre più frequenti.
8. Alternative online: piattaforme peer-to-peer regolamentate
Esistono piattaforme che gestiscono prestiti tra privati in modo automatizzato, sicuro e legale. Si tratta del cosiddetto P2P Lending, dove investitori e richiedenti si incontrano senza banche. In Italia sono regolati da Banca d’Italia.
- Esempi: Soisy, Smartika, Prestiamoci.
- Richiesta online, contratti digitali, gestione automatica.
- Ideale per chi vuole prestare o ricevere con un quadro normativo chiaro.
- Controlla sempre che la piattaforma sia autorizzata.
📌 Disclaimer
Questa MiniGuida ha scopo informativo e non sostituisce consulenza legale o fiscale. Ogni prestito tra privati comporta obblighi e rischi: si consiglia di rivolgersi a un commercialista o avvocato per casi specifici. L’autore declina ogni responsabilità da un uso improprio delle informazioni.
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