Come funziona il prestito tra privati: MiniGuida pratica e legale per prestare o ricevere denaro in sicurezza

MiniGuida al prestito tra privati: come farlo in modo sicuro e legale

Scopri come funziona il prestito tra privati in modo legale e sicuro. MiniGuida con esempi pratici, scrittura privata e consigli per evitare rischi fiscali

Il prestito tra privati (prestito tra persone fisiche) è una soluzione sempre più usata da chi non vuole (o non può) rivolgersi a banche o finanziarie. Ma è fondamentale farlo nel modo corretto, tracciabile e legale, per evitare rischi fiscali o dispute. Questa MiniGuida ti spiega come funziona davvero, cosa serve, come farlo in sicurezza e quali sono gli errori da evitare.

Indice

1. Cos’è il prestito tra privati (e cosa non è)

Il prestito tra privati è un accordo in cui una persona presta denaro a un’altra senza l’intermediazione di una banca o finanziaria. È perfettamente legale, purché avvenga in modo tracciabile e dichiarato. Non è una “donazione”, né una formula per evitare tasse: è un contratto vero e proprio, anche se tra amici o parenti.

  • Si può fare anche tra persone non legate da rapporti familiari.
  • Deve essere tracciabile: bonifico, assegno, ecc.
  • È valido anche senza interessi (prestito fruttifero o infruttifero).
  • È importante formalizzarlo con una scrittura privata.

2. Quando ha senso usare un prestito tra privati

È utile in situazioni di fiducia reciproca, o quando non si ha accesso al credito tradizionale. Oppure quando si vuole evitare burocrazia, costi bancari o tempi lunghi. È usato spesso tra genitori e figli, tra amici, o anche tra sconosciuti tramite piattaforme online regolamentate.

  • Per aiutare un parente o un amico in difficoltà.
  • Per acquistare un’auto, pagare spese impreviste, avviare un’attività.
  • Quando la banca rifiuta il prestito o impone condizioni svantaggiose.
  • Deve sempre essere fatto con chiarezza, per evitare litigi futuri.

3. Differenza tra prestito informale e con contratto scritto

Un prestito può essere informale, cioè fatto a voce, oppure formale, con un contratto scritto. Quello informale è rischioso: in caso di problemi, non c’è nulla da esibire in sede legale. La scrittura privata tutela entrambe le parti, stabilendo regole precise.

  • Il prestito “a voce” non è consigliato: nessuna prova legale.
  • Il contratto scritto serve a definire importi, scadenze e interessi.
  • È valido anche se non registrato dal notaio.
  • In caso di contenzioso, è l’unico strumento a tutela del creditore.

4. Come prestare soldi in modo tracciabile e sicuro

I pagamenti devono sempre essere tracciabili: il contante va evitato. I metodi migliori sono bonifici bancari con causale chiara, assegni non trasferibili, oppure versamenti via app di pagamento. Tutto ciò serve anche per motivi fiscali.

  • Usa sempre bonifici o metodi digitali con tracciamento.
  • Nella causale scrivi: “prestito infruttifero tra privati” o simile.
  • Evita contante o PayPal (non è sempre accettato legalmente).
  • Conserva tutte le ricevute e le comunicazioni scritte.

5. Prestiti con interessi: limiti legali e rischio usura

Se il prestito prevede interessi, questi devono essere entro i limiti stabiliti dalla legge. Superare il tasso massimo (tasso soglia) espone il prestatore al rischio di essere accusato di usura, reato penale. È importante calcolare tutto correttamente.

  • Controlla il “tasso soglia” trimestrale sul sito Banca d’Italia.
  • Evita di scrivere “a piacere” o “accordi futuri”.
  • Gli interessi vanno riportati in contratto e giustificati nel bonifico.
  • In caso di superamento del limite → contratto nullo + rischio legale.

6. Scrittura privata: come si fa e cosa deve contenere

La scrittura privata è un contratto firmato da entrambe le parti. Deve contenere dati anagrafici, importo, data di erogazione, modalità di restituzione e, se presenti, interessi. Non serve un notaio, ma è importante che sia firmata in due copie.

  • Specifica: nomi, importo, causale, scadenza, interessi (se previsti).
  • Puoi usare un modello Word personalizzato.
  • Può essere firmata a mano o con firma digitale.
  • Conservane una copia ciascuno, con allegata ricevuta del bonifico.

7. Aspetti fiscali: dichiarazioni, controlli e sanzioni

Il prestito tra privati non va dichiarato come reddito se è infruttifero. Ma va comunque tracciato, per evitare che venga interpretato come donazione o evasione. Se ha interessi, chi presta deve dichiararli come redditi da capitale.

  • Nessuna tassa se senza interessi.
  • Con interessi: vanno dichiarati nel quadro RL del 730.
  • Se il Fisco chiede spiegazioni → serve contratto + ricevute.
  • I controlli incrociati su movimenti bancari sono sempre più frequenti.

8. Alternative online: piattaforme peer-to-peer regolamentate

Esistono piattaforme che gestiscono prestiti tra privati in modo automatizzato, sicuro e legale. Si tratta del cosiddetto P2P Lending, dove investitori e richiedenti si incontrano senza banche. In Italia sono regolati da Banca d’Italia.

  • Esempi: Soisy, Smartika, Prestiamoci.
  • Richiesta online, contratti digitali, gestione automatica.
  • Ideale per chi vuole prestare o ricevere con un quadro normativo chiaro.
  • Controlla sempre che la piattaforma sia autorizzata.

📌 Disclaimer

Questa MiniGuida ha scopo informativo e non sostituisce consulenza legale o fiscale. Ogni prestito tra privati comporta obblighi e rischi: si consiglia di rivolgersi a un commercialista o avvocato per casi specifici. L’autore declina ogni responsabilità da un uso improprio delle informazioni.

Buona Navigazione con le MiniGuide di Internet!

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